L’articolo richiama due principi fondamentali della missionarietà cristiana, cioè, il battesimo, che configura l’identità dei figli di Dio, e il “fare discepoli”, come compito programmatico ordinato da Cristo. Sono principi noti, sviluppati in modo nuovo dalla recente Esortazione di Papa Francesco, Evangelii gaudium, documento di cui non si tratta in questo articolo. Da qui nascono alcune sfide per il presente della missione: prima di tutto, la ricezione di questa identità, assunta più teoricamente che praticamente; il protagonismo di tutto il popolo di Dio, in una Chiesa tutta in tensione verso “una cultura missionaria”; ciò richiederà una nuova relazione fra le Chiese vecchie e nuove, e una nuova comprensione delle comunità, come soggetti dell’invio missionario, allo stile della comunità di Antiochia; si prospetta anche una nuova mistica della missione nei contesti di multiculturalità che richiederanno nuovi stili missionari e una nuova lettura della persona del missionario.