Le trasformazioni epocali in atto sia nella società che nella cristianità hanno
spinto ad un riposizionamento teologico della missione, con conseguenti cambiamenti
epistemologici e di paradigma nella comprensione e prassi della missione
stessa. Nel tentativo di andare oltre una visione ecclesiocentrica della
missione, negli anni 1950 e “60 l’accento cadde sulla missione come “Missio
Dei”, la quale peraltro nei susseguenti anni “70 venne ulteriormente e criticamente
specificata come missione “alla maniera di Gesù Cristo”. Tra gli anni “80
e “90, poi, in un contesto di crescente sensibilità ecologica e di nuovo apprezzamento
delle differenze culturali e religiose, incominciò a crescere anche una
nuova consapevolezza del ruolo unico dello Spirito Santo nella missione.
Il saggio qui presentato cerca appunto di rielaborare la “missio Dei – alla maniera
di Gesù Cristo” dal punto di vista della presenza e dell’azione dello Spirito
Santo nel mondo e nella storia. Si prospetta quindi un rinnovamento dell’immaginario
missionario in termini di “epiclesi”, nel senso di una missione come
continua invocazione dello Spirito e recezione ad un tempo contemplativa e
impegnata della sua presenza trasformatrice nel processo di gestazione della
nuova creazione, nella quale si riflettono certamente i tratti di Gesù crocifisso e
risorto, ma come del Cristo dalle molte facce a seconda dei diversi modi in cui
lo Spirito lo ritrae.