Questo studio propone un approccio ai temi della migrazione nella prospettiva della missionarietà della Chiesa. L’obiettivo è comprendere quale rapporto esista o potrebbe essere sviluppato tra la mobilità umana e le Chiese locali, quale relazione ci sia, cioè, tra i fenomeni in atto e il momento ecclesiale che viviamo, esaminando le risorse della pastorale nell’ottica dell’imperativo missionario che caratterizza la Chiesa. In molti contesti socio-economici e politico-legislativi la mobilità umana viene percepita come un problema, un’emergenza, una minaccia all’integrazione sociale. Difficile per la società, il rapporto con il mondo della mobilità non è agevole nemmeno per la Chiesa. Il saggio intraprende una riflessione teologica e pastorale mirata ad approfondire i vari aspetti di una questione precisa e oggi cruciale: come superare uno sguardo ecclesiale alle migrazioni ristretto a finalità immediate di tipo assistenziale? come non perdere di vista la ragione ultima per cui la Chiesa si pone come interlocutrice e spazio di salvezza di fronte ed entro il fenomeno della mobilità umana? come individuare nuovi percorsi pastorali che consentano di compiere il passaggio da una prospettiva assistenziale-caritativa a una pienamente missionaria?
Autori e Curatori
Carmem Lussi, religiosa missionaria scalabriniana, dirige il Centro Scalabriniano di Studi Migratori (CSEM) a Brasilia. Ha lavorato tra i migranti e i rifugiati in Italia, Germania e Repubblica Democratica del Congo. Ha studiato teologia a Milano, spiritualità al Teresianum, sociologia a Urbino e missiologia alla Pontificia Università Urbaniana. È socia fondatrice della Cooperativa Interculturando, di formatori per l'intercultura e le migrazioni.