Le Costituzioni dei Santi Apostoli, tradotto per la prima volta in italiano, rappresentano il testo legislativo più completo ed elaborato delle antiche chiese di origine apostolica. Riproducono soprattutto la tradizione delle Chiese di Siria e di Antiochia, ma relativamente a un tempo in cui le sedi apostoliche erano tra loro unite e tutte assieme in comunione con la sede apostolica di Roma. Emblematicamente ci sono consegnate in nome e sotto l'autorità di papa Clemente, vescovo dei romani e cittadino. Contengono in sintesi l'Insegnamento cattolico, relativo alle regole di fede e di disciplina delle comunità cristiane. E sono divise in VIII Libri, a tipo dell'antico settenario, col sabato di riposo dalla creazione, congiunto all'ottavo giorno della risurrezione del Signore.
La traduzione di questo testo, antico e venerando, è stata fatta sull'edizione critica di F. X. Funk (2 volumi, Paderborn 1905, ristampa Torino 1979), tenendo conto della pari edizione critica, con versione francese, di M. Metzger (3 volumi, Paris 1985/86/87). La traduzione è corredata di brevi note tematiche e contestuali e riporta, quando sono significative, le varianti indicate dal Funk o preferite dal Metzger. Un'ampia introduzione segnala la struttura formale dell'opera, ne tratteggia l'ambiente ecclesiale e il contesto letterario di formazione, elenca i manoscritti esistenti e offre in breve la storia delle edizioni. Seguono indici pratici e utili delle citazioni bibliche, dei nomi di persone, delle note tematiche, dei termini canonici e infine un sommario bibliografico.
Autori e Curatori
Domenico Spada, sacerdote della Diocesi di Imola, è stato professore ordinario nella cattedra di Teologia Dogmatica speciale alla Pontificia Università Urbaniana e decano della Facoltà di Teologia durante il triennio 1983-1986.
Dimitrios Salachas, Esarca apostolico per i greci di rito bizantino, Vescovo titolare di Gratianopolis, è stato docente di Diritto canonico orientale e referendario della Segnatura Apostolica.