Questo volume è l’ultimo risultato di un progetto di ricerca-azione-formazione finanziato dalla GHR Foundation di Minneapolis (MN, USA) e condotto in Italia dal 2018 al 2021 in partenariato con la UISG. Guidato da Luca Pandolfi della Pontificia Università Urbaniana e da Enrica Ottone della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” si è concluso con un Congresso Internazionale a Roma nelnovembre 2021 seguito in presenza e online da centinaia di persone. All’interno del testo gli interventi del Congresso, la presentazione della ricerca e dei suoi risultati e un’ampia riflessione su cosa significhi, in particolar modo nelle istituzioni accademiche e formative ecclesiali cattoliche, avere formatori, formatrici e persone in formazione con differenti background linguistici e culturali. Nelle comunità formative coinvolte – emerge dalla ricerca – la multiculturalità è un fatto compiuto, sostanzialmente consapevole, anche se poi diversamente elaborato e accompagnato. L’interculturalità invece – come fusione di orizzonti e reciproca trasformazione – è un’esperienza più faticosa. Non va spesso oltre il livello formale delle dichiarazioni d’intenti o di un non chiaro “reciproco arricchimento”: persistono infatti difficoltà nell’attuare ricerche e pianificazioni sistematiche che modifichino concretamente contenuti, metodo logie e stili formativi. La ricerca e il confronto hanno evidenziato come sia necessario progettare e programmare, in forma partecipativa, azioni mirate per una formazione permanente (di formatori, formatrici e persone in formazione) che promuova, sostenga e favorisca le competenze interculturali, oggi sempre più necessarie. Il cammino per un’intercultura vera sembra essere agli inizi. Il cammino però è aperto…