Giovanni Paolo II nella enciclica Fides et Ratio, ribadendo "la convinzione che l'uomo è capace di giungere a una visione unitaria e organica del sapere", ha identificato nel sinergismo tra filosofia, teologia e scienza "uno dei compiti di cui il pensiero cristiano dovrà farsi carico nel corso del prossimo millennio dell'era cristiana" (n. 85). Ciò rende finalmente attuale la riflessione di M. Baronchelli, nell'opera del quale ritroviamo un singolare tentativo di pensare in filosofia sinergisticamente: il filosofare si esercita in un armonico e stretto rapporto con la scienza e con la teologia.
Il testo comprende i trattati classici della Filosofia - Logica, Criteriologia (libro primo), Ontologia, Cosmologia, Teodicea (libro secondo), Psicologia, Etica (libro terzo) -, ma con una evidente novità di approccio metodologico. Essa risalta maggiormente se si pensa che Baronchelli scriveva negli anni '40-45, in tempi cioè in cui l'esigenza della "distinzione-separazione" tra i diversi ambiti dello scibile umano era più sentita (con l'inevitabile rischio di una reciproca chiusura e incomunicabilità), che non l'importanza e la necessità di unire senza confondere le diverse espressioni del sapere. La riflessione del Baronchelli ha non pochi elementi di evidente interesse con quanto in campo ecclesiale si sta facendo oggi con il Progetto culturale, orientato in senso cristiano nello sforzo di coniugare fede e ragione, cultura e evangelizzazione, filosofia-teologia-scienze.
Autori e Curatori
Manfredo Baronchelli (1893-1973), sacerdote della diocesi di Bergamo. Autore del trattato "Monismo o monoteismo? Alle basi dell'apologetica" (1923) e di "Ecumenismo cattolico: commento all'ottava per l'unità" (1947), è stato il primo traduttore de "L'essenza del cristianesimo" di Romano Guardini.
Antonio Staglianò, dal 2009 vescovo della diocesi di Noto, è direttore e docente di Teologia sistematica dell'Istituto Teologico Calabro.