1Tim 3,16 è uno dei testi chiave delle lettere pastorali, più volte richiamato e dibattuto nell’ambito degli studi cristologici. La sua struttura è rivelativa del mistero della pietà: la lode a Cristo e all’onnipotenza dell’atto divino richiama il significato della sua intera opera salvifica e invita tutti, allo stesso tempo, a credere in Lui. Il testo è inserito strategicamente nel cuore della lettera, così da tenere saldamente unite le varie parti, che ammoniscono il cristiano a una vita condotta rettamente e orientano l’esercizio pastorale. Il “Christ-misterion”, attraverso il richiamo alla venuta di Cristo quale evento di salvezza, viene assunto così come rappresentazione di un criterio ideale d’esistenza valido per ogni epoca, specialmente in tempi di crisi e di conflitto.
Lo studio conduce un’analisi filologico-esegetica del passo biblico e fornisce una prospettiva interpretativa fondata su attente considerazioni di carattere storiografico.