«Rischiamo di morire di prudenza in un mondo che non può attendere».
Queste parole di don Primo Mazzolari dicono bene l’urgenza delle scelte
che la Chiesa si trova ad affrontare in un’epoca di profonde trasformazioni.
Questo è il tempo del coraggio. Questo è il tempo di scelte difficili ma
necessarie. In modo speciale questa urgenza riguarda l’Africa e la Chiesa
africana. Perché la cristianità africana vive tempi drammatici ma decisivi.
Tra il primo e il secondo Sinodo africano vi è la tragedia del Rwanda, quella
dei Grandi Laghi e quella del Darfur, vi è il consolidamento di dittature
ed i primi passi di giovani democrazie, vi sono le ondate di migrazioni
che premono sull‘Italia e sulla Spagna e vi è un crescere di centri accademici
ed un notevole sforzo educativo ed accademico. L’Africa è tante cose
insieme: un cantiere e un caos.
In questo contesto va collocata la seconda Assemblea speciale per l’Africa
del Sinodo dei Vescovi e vale la pena di leggerla con gli occhi dei rappresentanti
dei diversi continenti.