Con questo numero dell’Annuario Ius Missionale inizia una sezione dedicata alla
lectio cursiva dei canoni del CIC e del CCEO che trattano rispettivamente dell’azione
missionaria della Chiesa (cann. 781-792) e dell’evangelizzazione delle genti
(cann. 584-594).
Certamente rispetto al CIC/17, il vigente CIC si impone per una nuova impostazione
che si rivela già nella scelta del titolo De actione Ecclesiae missionali, più efficace
nell’uso di una terminologia appropriata e più completo, perché racchiude
in una sintesi mirabile, quasi una legge-quadro, gli orientamenti del diritto universale
circa l’azione missionaria della Chiesa. Questa novità, di forma e di sostanza,
era già chiara ai membri del Coetus studiorum, come si legge nel “Brevis
conspectus de labore hucusque a Commissione peracto deque peragendo”: «La
materia è stata notevolmente rifusa rispetto a come si trova nel Codice ed è stata
aggiornata secondo i dettami conciliari […]»1. All’aggiornamento di tipo sostanziale
e alla ispirazione conciliare, non seguì, almeno in un primo momento, anche
l’aggiornamento del titolo: «Tra i titoli proposti: De populorum evangelizatione,
De activitate missionaria, De sacris missionibus, è stato scelto quest’ultimo come il più
espressivo»2. Ma già nello Schema del 1977 fu adottata la nuova intitolazione,
peraltro più conforme alla sistematica dei contenuti in esso presenti: De actione
Ecclesiae missionali.