Non è facile capire la natura del vincolo che lega i religiosi al loro stato di vita se prima non viene colta a pieno la nozione di professione dei consigli evangelici e la loro funzione. In questo studio vengono proposti diversi elementi di riflessione sull’obbedienza religiosa, tenendo conto della sua dimensione cristocentrica, della valenza comunitaria, del significato di autorità al servizio dei consacrati e delle conseguenze degli atti di disobbedienza. Nell’intenzione di definire una configurazione credibile e condivisa del “consiglio evangelico dell’obbedienza”, l’autore presenta l’obbedienza come un valore attraente in sé, che nulla toglie alla persona e alla sua libertà in Cristo. In questa prospettiva, le dimensioni antropologiche, giuridiche e sociologiche di una virtù essenziale per la vita consacrata trovano una loro armonizzazione – in particolare leggendo la normativa del canone 601 –, evidenziando il valore della dimensione comunitaria dell’esercizio dell’autorità, riconosciuta anche come volontaria adesione da parte dei religiosi.
Autori e Curatori
Antoine M. Ndiaye, sacerdote dell’arcidiocesi di Dakar (Senegal), è docente di Diritto dei religiosi, Teologia del diritto e Filosofia del diritto nella Facoltà di Diritto canonico della Pontificia Università Urbaniana. Ha pubblicato diversi articoli, soprattutto nell’ambito del diritto missionario, principalmente nelle riviste “Ius missionale” e “Urbaniana University Journal”.