Il volume propone lo studio esegetico di Mt 5,48 (“Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”) e Mt 19,21 (“Se vuoi essere perfetto... seguimi”). La comunità di Matteo si confrontava con due tendenze tradizionali divergenti: una che tendeva ad essere critica nei confronti della Legge (cf. Marco) l’altra che presentava Gesù come un interprete radicale della legge esistente (cf. Q). Da una parte, rifacendosi alla posizione della corrente critica, Matteo ritiene ancora necessaria la legge ma si emancipa da influenze farisaiche. Dall’altra, accetta il principio dell’universalità della Legge, ma ne riconosce l’origine giudaica. Con genialità, Matteo riesce a costruire un ponte tra le due rive della Legge! Questa tecnica risale alla fonte – in cui nessun affluente è ancora confluito nella corrente della Legge: il “Padre perfetto” (Mt 5,48). Il verbo “compiere”, che per la prima volta il Gesù di Matteo coniuga alla prima persona singolare (Mt 5,17), sembra distribuire equamente l’amore del Padre a tutti i Suoi figli (buoni o cattivi, giusti o ingiusti). Il Gesù di Matteo invita i suoi veri figli a fare altrettanto (Mt 5,48a) seguendo quell’Unico che rivela il Padre (Mt 11,27) e dichiara “Se vuoi essere perfetto... seguimi”. Tale pratica rappresenta la chiave per comprendere dal punto di vista esegetico l’insolito uso dell’aggettivo “perfetto”, trasposto dal livello umano a quello divino. “Fare la volontà del Padre” può essere considerato come il punto di riferimento fondamentale per comprendere la testimonianza di Matteo.
Autori e Curatori
Edouard Mawemba Limboli sacerdote della Diocesi di Budjala (R. D. Congo) dove ha svolto la funzione di Prefetto degli studi (1987-1989) e coordinatore delle scuole pubbliche cattoliche (1989-1993). Professore stabile presso il Seminario maggiore di Lisala, nel maggio 2009 ha ottenuto il dottorato presso la Pontificia Università Urbaniana.