La simonia è certamente uno degli abusi peggiori che ha afflitto la Chiesa sin dalle sue origini. Essa ha i suoi inizi nel racconto del capitolo ottavo degli Atti degli Apostoli, dove il mago Simone chiede a Pietro di poter ricevere lo Spirito Santo in cambio di una somma di denaro. Nel corso dei secoli, il tentativo di comprare e vendere i sacramenti e gli uffici ecclesiastici è stato visto come la prima e la più pericolosa di tutte le eresie, provocando la riprovazione e la condanna di papi, sinodi e concili.
Lo studio ripercorre le fondamentali tappe teologiche e giuridiche del percorso dell’espressione symoniaca heresis, che a partire da Gregorio Magno descrive questa forma di corruzione, dalle prime formulazioni negli scritti dei Padri della Chiesa fino alla Riforma gregoriana ed alle sue collezioni, per giungere infine all’opera fondamentale del cosiddetto rinascimento giuridico del XII secolo, il Decretum Gratiani. Di quest’ultima opera viene analizzata nel dettaglio la prima quaestio della Prima Causa, ricostruendone dettagliatamente il processo redazionale alla luce dei più recenti studi in materia.
Autori e Curatori
Alessandro Recchia (Isola del Liri, 1968), sacerdote della Diocesi di
Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, è dottore in Diritto Canonico e
avvocato rotale. È stato officiale del Tribunale della Rota Romana dal
2004 al 2014 e dal 2019 è Vicario Generale della sua Diocesi.
È Professore di Storia del Diritto Canonico presso la Facoltà di Diritto
Canonico della Pontificia Universita& Urbaniana. È autore di diverse
pubblicazioni nel campo della Storia del Diritto Canonico. Per l’UUP,
nel 2016, ha curato, con Ernest B.O. Okonkwo, Tra rinnovamento e
continuità. Le riforme introdotte dal motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus.